giovedì 20 maggio 2010

"Annozero, ultimo fotogramma " di Marco Travaglio


"Non si sarebbe mai giunti a questo epilogo se i partiti e le tv al seguito rispettassero la libertà di informazione, cioè la Costituzione."


Sarà perché Santoro è un malato di cinema, ma il suo destino è che di lui si prenda sempre l’ultimo fotogramma, dimenticando il resto del film. Tutti ricordano che nel ’96 passò a Mediaset e nessuno ricorda che la Rai dell’Ulivo l’aveva messo alla porta e in Italia un giornalista televisivo o lavora alla Rai, o lavora a Mediaset, o non lavora. Tutti ricordano che nel 2005 si candidò in Europa e nessuno ricorda che da tre anni, dall’editto bulgaro, non lavorava, anzi peggio: era pagato per non lavorare. Ora tutti si concentrano sull’accordo per uscire dalla Rai e nessuno ricorda le quattro stagioni di Annozero: non tanto gli attacchi politici da destra, centro e sinistra (sono medaglie), quanto la guerriglia quotidiana ben oltre i limiti del mobbing che l’azienda ha mosso contro il programma giornalistico più visto, meno costoso e più redditizio dell’intera televisione italiana. Io non so, nel dettaglio, cosa preveda l’accordo, se non che Michele, pensionando nel 2016, sarà liquidato con tre annualità del suo stipendio di direttore (un terzo di quello di Vespa) e non avrà vincoli di esclusiva.

Né so che altro intenda fare in futuro, oltre alle docufiction. Non conosco, insomma, l’ultimo fotogramma. Ma conosco fin troppo bene quelli precedenti. So che in autunno la Rai, ligia agli ordini superiori, cercava pretesti per non far partire Annozero. So che, presentando Annozero in conferenza stampa, il direttore di RaiDue disse che, fosse dipeso da lui, Santoro non sarebbe mai andato in onda (così gli ascolti della sua rete sarebbero scesi sottozero). So che per tutto l’anno, vedi intercettazioni di Trani, Berlusconi e i suoi manutengoli in Rai, Agcom, Vigilanza e persino Csm han trafficato per chiudere Annozero. So che ad aprile la Rai ha fatto ricorso in Cassazione contro la sentenza che impone la messa in onda di Annozero, costringendo Santoro ad altri tre anni (in aggiunta ai sette passati) di battaglia legale contro l’azienda per cui lavora. So che la famosa opposizione se n’è beatamente infischiata.

Anzi ha subito votato con la maggioranza a favore dell’uscita di Santoro, salvo poi polemizzare perché – horribile dictu – se ne andrà con la liquidazione anziché regalarla alla Rai che l’ha trattato così bene. So che nessuno può lavorare per un’azienda che non lo vuole. E non solo non gli dice mai grazie, ma lo prende pure a calci in culo. Santoro l’ha fatto per quattro anni, più per tigna politica che per motivi professionali, consumandosi una bella fetta di fegato e di sistema nervoso, mobbizzato ogni giorno a colpi di telefonate, minacce, proiettili, pressioni, avvertimenti, multe, ammonimenti, sabotaggi, bastoni fra le ruote, fango a mezzo stampa e tv (persino su RaiDue). E la par condicio e il contraddittorio e il giustizialismo e l’equilibrio e il contratto di Travaglio e le vignette di Vauro e i baffi di Ruotolo. Un trattamento che non auguro al mio peggior nemico, figurarsi a uno dei miei migliori amici.

A un certo punto, la pentola a pressione doveva esplodere, l’animale in gabbia doveva uscire dalla gabbia. Certo, è una sconfitta per la Televisione, per la Rai e per la politica retrostante, anche se gli sconfitti sono ben felici di esserlo. È bene ricordare, riavvolgendo a ritroso tutto il film di Annozero, fotogramma per fotogramma, che non si sarebbe mai giunti a questo epilogo se i partiti e le tv al seguito rispettassero la libertà d’informazione, cioè la Costituzione. Ma una sera di marzo, al Paladozza di Bologna, abbiamo scoperto che c’è vita oltre la Rai. C’è vita oltre la Televisione. C’è vita oltre i partiti. Oggi il popolo del Paladozza si sente smarrito, forse addirittura tradito, a causa di un difetto di comunicazione (Santoro deve tacere fino alla firma) e della disinformatija di regime che, come già con Biagi, lo presenta come un uomo avido che insegue il denaro (ignorando che in Italia, leccando e strisciando, si guadagna molto meglio). Ma Michele pensionato sulla panchina dei giardinetti non ce lo vedo proprio. Il popolo del Paladozza quello no, non può uscire sconfitto.


sabato 15 maggio 2010

Tg1 sempre più vergognoso.

E' sempre più vergognoso il "telegiornale" di Augusto Minzolini, noto servo del potere.
Nel mese di Aprile, infatti, secondo quanto riporta l'Osservatorio di Pavia,  circa il 60% del tempo è riservato alla maggioranza e solo il 20% ai partiti dell'opposizione. Un vero e proprio squilibrio che ha urtato "anche" il Pd: < faziosità incredibili > ; dice Vita, componente della Commissione Vigilanza Rai.
Ancor più incredibile è il divario fra i vari esponenti. In prima posizione, ovviamente, Silvio Berlusconi che, nel solo mese di Aprile, è apparso nel Tg nazionale per 667 secondi. Medaglia d'argento per Gianfranco Fini con 314 secondi. Chiude il podio Frattini, 294 secondi.


Insomma, se il Tg1 và di questo passo rischia di ridurre ampiamente i propri ascolti a favore del Tg5.. e capirai! Che bella democrazia! Che bella par condicio! Se non siamo in un regime, poco ci manca!..


lunedì 10 maggio 2010

Fede attacca Saviano. Ennesimo regalo alla mafia!

<< Basta con Roberto Saviano, non se ne può più. Non è lui che ha scoperto la camorra, non è lui che l'ha denunciata. E' superprotetto, e giustamente dev'essere sempre protetto però, come dire, non se ne può più di sentire che lui è l'eroe, qualcuno gli ha offerto pure la cittadinanza onoraria, di che cosa non si capisce >>.

Sono queste le parole con cui Emilio Fede, nel suo "telegiornale" (se così si può definire) di ieri, è passato, improvvisamente, da una notizia all'altra.
Parole vergognose, che richiamano a quanto detto dal Premier Berlusconi (<< la mafia è più famosa che potente, grazie a Saviano , ecc. >>).

Insomma, come disse Flores d'Arcais un paio di mesi fa ad Annozero, sono i soliti regali fatti alla mafia, che sporcano i sacrifici dei veri eroi, sia morti (come Falcone,Borsellino,Impastato) che contemporanei (Saviano,appunto, e tanti magistrati che lottano ogni giorno).

domenica 9 maggio 2010

In ricordo di PEPPINO IMPASTATO.

La mafia è una montagna di merda!
Oggi, 9 Maggio 2010, ricorre il 32° anniversario della morte di Peppino Impastato, avvenuta nel lontano (ma tanto vicino) 1978.

Peppino Impastato, è stato e rimane il più grande eroe, a mio avviso, dei tempi contemporanei. Figlio di un "servo" della mafia locale di Cinisi, fin da subito ha denunciato "Mafiopoli" e i suoi abusi, creando, insieme ad amici, una radio tutta sua, "Radio Aut".
Insomma, era uno di quelli che il presidente del Consiglio vuole azzittire.

Ricordare Peppino Impastato è fondamentale per la nostra società e per le generazioni future. Il suo modo di contrastare la mafia, di amare la libertà, di vivere nella resistenza è esempio per tutti i giovani e le persone perbene che hanno una DIGNITA'.

Onore a te Peppino, sarai per sempre nei nostri cuori!!


giovedì 6 maggio 2010

Perché non circolano queste notizie?

Padova - Grave sopruso nei confronti di ragazze rom
Carabinieri denudano ragazze rom in mezzo alla gente
Venerdì pomeriggio 29 aprile è pervenuta alla redazione di Radio Sherwood una telefonata, da parte di una studentessa che ha voluto denunciare un abuso nei confronti di alcune ragazze rom a cui ha assistito di persona.
La ragazza ha raccontato quello a cui ha visto in stazione a Padova, assieme ad altre persone, tra cui una giornalista allontanata dai carabinieri.
I fatti, come raccontati alla radio, riguardano un fermo da parte dei carabinieri di alcuni rom sospettati di avere della cocaina. In particolare le ragazze fermate sarebbero state spogliate, denudate e “visitate” dalle mani dei militari per tutto il corpo...
A testimonianza delle sue parole, la studentessa ha spedito a Radio Sherwood delle foto, fatte con telefono cellulare, che alleghiamo alla notizia.



Le domande sorgono spontanee:
  • Perchè non circolano queste notizie? Ne ,tantomeno, queste foto?
  • Perchè nessuno si indigna ?
  • Siamo davvero diventati un paese così razzista e rozzo?
 

Tony Troja

Vi posto l'ultima creazione di Tony Troja, noto "cantante" della Rete!!!  SEI GRANDE TONY!!

Canale youtube: http://www.youtube.com/user/tonytroja




"PER TUTTE LE VOLTE CHE" (Silvio) - Tony Troja

Il solito pessimo esempio del calcio Italiano.

Ieri sera è andata di scena la finalissima di Coppa Italia, Roma-Inter, vinta da quest'ultimi per 1 rete a 0.
Che fosse una partita tesa, nervosa e sentita.. si sapeva! Ma quello che è successo è andato oltre l'immaginabilità e fuori da quel senso civile che in Italia non si vede da anni.



Infatti, a circa 5min dalla fine, Totti (probabilmente "frustato" per la netta inferiorità dei giallorossi dimostrata ieri nei confronti dei nerazzurri) rifila un calcione da dietro al "povero" Mario Balotelli.
In tal modo ha quasi rovintato una carriera ricca di successi ed ha rovesciato, molto probabilmente, le speranze per una possibile convocazione in Nazionale.Esempio per tanti giovani, si è rivelato solo un gran buffone di pessimo gusto (e non credo di esagerare..) .


Come se non bastasse, proprio sullo scadere è scattata una mini-rissa tra Muntari (Inter) e alcuni giocatori della Roma.


Immancabile la classica invasione di campo all'Italiana. Un tifoso giallorosso, infatti, ha tentato di colpire Cambiasso (Inter); ma fortunatamente è stato placato , se pur in ritardo, dalle forze di sicurezza.







Ancora una volta siamo riusciti a dare la nostra bella immagine di inciviltà all'estero! Brava Italia, continua così!!
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